La dieta...per perdere peso o dimagrire?
La dieta del minestrone, la dieta sprint, 7 chili in 7 giorni, la dieta dell’uva...
Esistono moltissimi programmi dietetici in grado di determinare a breve termine un significativa perdita di peso, ma quasi nessuno è in grado di garantire un successo permanente. Più la dieta è drastica più elevato è il pericolo che il peso, una volta perduto, venga recuperato, talora con gli interessi!
La maggior parte delle persone che invece sono riuscite a dimagrire e a mantenere il nuovo peso hanno quasi tutte smesso di pensare alla dieta e alle calorie, mentre si sono impegnate nel migliorare il proprio stile di vita.
La dott.ssa propone un programma di educazione alimentare che, con ausilio di tecniche cognitivo-comportamentali, aiuta la persona a regolare in modo stabile e soddisfacente il rapporto tra peso e cibo imparando a nutrirsi bene e a mantenere una buona forma fisica.
I Disturbi dell'Alimentazione
I disturbi dell’alimentazione sono caratterizzati dalla presenza di una notevole preoccupazione per il peso e le forme corporee, che porta a estremi tentativi di controllo del peso. Si distinguono due principali disturbi dell’alimentazione: l’Anoressia nervosa e la Bulimia nervosa. Accanto ad essi è stata descritta un’ampia ed eterogenea categoria di “Disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati” (EDNOS) cioè disturbi clinicamente significativi ma che non corrispondono a tutti i criteri diagnostici dell’anoressia nervosa o della bulimia nervosa.
Una riabilitazione nutrizionale con un programma che utilizza tecniche cognitivo-comportamentali può aiutare chi soffre di un disturbo dell'alimentazione a ridurre la preoccupazione per il peso e le forme corporee e migliorare la propria alimentazione.
Il Counselling
Il termine counselling deriva dal latino consulo-ere che significa “consolare”, “venire in aiuto”, “prendersi cura” e ben diverso da consultare che rimanda al significato di richiedere un “parere di un saggio” o il “consiglio di un esperto”.
Il counselling è un intervento di sviluppo, personale e relazionale, basato sul presupposto di Carl Rogers (il “padre” del counselling) che il modo migliore per venire in aiuto di una persona che si trova in difficoltà non è quello di dirle cosa fare, ma piuttosto di aiutarla a comprendere la sua situazione e a gestire il problema prendendo la responsabilità delle proprie scelte.
Il Counselor Professionale è, quindi, un operatore in grado di accogliere e rielaborare le richieste di aiuto provenienti dall’individuo, dalla famiglia e da gruppi di persone che, a vario titolo, operano insieme.